Se sei un Odontoiatra o un Odontotecnico, sai che c’è un aspetto che fino a pochi anni fa i pazienti consideravano marginale ed era per noi operatori quasi facoltativo. Questo fattore oggi viene, invece, dato per scontato e, come tale, preteso, qualunque sia il trattamento restaurativo eseguito. Il non offrilo ai pazienti rischia di farci percepire come professionisti non all’altezza della situazione, nonostante si sia agito secondo scienza e coscienza, arrivando ad un risultato terapeutico e tecnico eccellente.
Sto parlando dell’Estetica che, pur prestandosi ad interpretazioni soggettive, viene oggi interpretata in base a criteri universali e oggettivi ormai ben codificati in Odontoiatria. Per vincere questa importante sfida, è assolutamente necessario avere chiarezza di idee e competenza nel progettare, anche grazie all’impiego dei moderni sistemi digitali, l’outcome estetico ideale per il nostro paziente. Inoltre, ci sono elementi fondamentali che concorreranno al successo: la conoscenza dei moderni materiali da restauro e le conoscenze fornite dalla letteratura scientifica, la padronanza dei flussi di lavoro in diverse situazioni, a partire dalla piccola ricostruzione anteriore per arrivare alle riabilitazioni estetico-funzionali su denti naturali o su denti e impianti, pensando oltre al dente anche al coinvolgimento dei tessuti molli. Il valore aggiunto, infine, è rappresentato dall’approccio conservativo che caratterizza la nostra Accademia, basato sulla minima invasività e sull’adesione.
Un altro fondamentale aspetto che caratterizza l’oggi e il domani sono le tecnologie e i flussi digitali, che AIC continua a indagare e condividere. Per questo “Estetica” sarà un evento unico, marchiato con il brand originale AIC.